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Trasparenza salariale

Un nuovo capitolo per le imprese

La trasparenza retributiva non è più un concetto astratto: è il cuore della Direttiva europea 2023/970, che invita tutte le organizzazioni a rendere chiari criteri, retribuzioni e percorsi di crescita. Una rivoluzione che entrerà pienamente in vigore entro giugno 2026 e che cambia il modo di pensare le persone e il lavoro.

Trasparenza salariale

 

Perché è un cambiamento importante?

Parlare apertamente di salari significa costruire fiducia e ridurre disuguaglianze ancora troppo radicate, a partire dal gender pay gap.

  • Secondo il Rendiconto di Genere 2024 dell’INPS, in Italia le donne guadagnano in media il 20% in meno rispetto agli uomini.
  • Anche l’analisi Politecnico di Milano (su dati ISTAT) segnala che nel 2022 il divario retributivo orario tra uomini e donne era pari al 5,6% nelle imprese italiane con più di 10 dipendenti.


Un fenomeno che pesa non solo sulle retribuzioni individuali, ma anche sulla crescita professionale, sul benessere sociale e, in ultima analisi, sulla competitività del Paese.
La trasparenza retributiva nasce proprio per cambiare questo scenario: non solo per adeguarsi a una direttiva europea, ma per avviare un vero cambio di passo verso la parità.
Per le imprese non si tratta solo di un adempimento normativo: è un’occasione per ripensare politiche HR e trasformare un obbligo in un vantaggio competitivo.


Cosa prevede la direttiva

  • Annunci chiari: niente più domande sulla “salary history” e stipendi esplicitati già in fase di selezione.
  • Criteri oggettivi: ogni dipendente deve poter capire in base a cosa vengono definiti retribuzione e avanzamenti.
  • Diritto a sapere: chi lavora può chiedere informazioni sui livelli retributivi medi, distinti per genere.
  • Reporting sul divario: le aziende con più di 100 dipendenti dovranno rendicontare periodicamente il gender pay gap, con scadenze diverse a seconda della dimensione.


Il nostro impegno

Crediamo che la trasparenza non sia solo “compliance”, ma cultura organizzativa. Per questo stiamo lavorando su:

  • griglie salariali chiare e comparabili, che parlino il linguaggio della meritocrazia;
  • strumenti di reporting semplici e leggibili, per trasformare i dati in consapevolezza e azione.

 

Una pagina in divenire

Questa sezione nasce per raccontare i primi passi, offrire punti fermi e accompagnare il percorso.

Ti invitiamo a iscriverti al webinar del 4 dicembre, dove gli esperti del Centro Studi Inaz e gli specialisti di Fieldfisher approfondiranno le novità della Direttiva europea e condivideranno strumenti pratici per prepararsi al cambiamento.

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